Concordo totalmente con ciò che espone l'esperto Roberto riguardo la preparazione della mezza di Genova anche se chi scrive non è certo un esempio da seguire per quanto riguarda il seguimento di tabelle e rispetto delle regole di base di una preparazione avendo io stesso una tendenza molto ludica, giocosa nonché "goliardica" nel vivere gare e allenamenti, oltre che per impegni di lavoro,nonostante non mi manchi una certa vena agonistica applicata sempre nei miei limiti. L'inesperienza, l'entusiasmo e perché no la competitività che è giusto che ci sia in ognuno di noi, rischia talvolta di farci commettere degli errori che inevitabilmente ti presentano il conto spesso nel momento topico, cioè quello della gara cosi faticosamente preparata. Noto anch'io e ne abbiamo parlato a lungo con i cari compagni e amici Petruz, Gallanix, Fabio etc, che per molti c'è la tendenza a non tenere i propri ritmi e distanze d'allenamento per stare o provare a stare al passo con chi notoriamente va più di noi ma il nostro timore è quello che si rischi di arrivare a Genova stanchi deludendo le proprie aspettative dopo tanti sacrifici.
Poi, comunque, la gara vada come vada, basta divertirsi ma sono certo che ognuno riserva in se un obbiettivo da raggiungere ed è bene che ci si provi fino in fondo.
Buone corse a tutti.
1 commento:
Concordo pienamente ed è per questo che mi sto allenando praticamente da solo. I motivi sono un paio: sono stato fermo per tre mesi e quindi difetto di preparazione e chilometraggio e sopratutto di forma.
In più non posso allenarmi con compagni che corrono 20 secondi più veloci di me al km. stargli dietro al momento per me significherebbe correre una gara ogni volta che faccio un allenamento.
Spero lo capiscano anche gli altri "alle prime armi" e personalmente spero che la mia condizione atletica migliori anche se sono convinto che al top arriverò a maggio/giugno oramai e la mezza di Genova sarà solo un rito di passaggio e un grande divertimento come tutte le corse a cui partecipo.
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