Ciao Amici,
pubblico di seguito il resoconto di Gigi della sua esperienza di Sabato scorso a Omegna.
Buona lettura.
"Ciao a tutti
Eccomi a raccontarvi la mia gara ( gara ?? ,
mah !!), la ULTRA TRAIL DEL LAGO D’ORTA.Partenza ed arrivo ad OMEGNA
.Sabato 17 Ottobre 2015
Prima della cronaca vi do subito i risultati ( pessimi )
tempo impiegato: 6h08’29’’ /passo : 11’:59’’ / Distanza : 28,360 Km.
D+ : 1866 m /D- : 1868
Quota minima : 294 m / Quota massima : 1618 m.
Stima personale : 5h / 5h15 ( toppata in pieno )
Classifica : 212° su 245 arrivati ( pazienza )
Tempo : pessimo. Pioggerellina, nebbia e nuvole basse.Il lago visto alla partenza e poi all’arrivo .E basta.
Le
previsioni non prevedono acqua , comunque 10’ prima della partenza
inizia a piovere anche abbastanza intensamente.Di corsa quasi tutti a
coprirci con i k-way o similari e a metterci i guanti ( compreso il
sottoscritto ) visto che la temperatura è attorno ai 9 °C
Alle
10:00 puntualissimi il via. Subito affrontiamo una salita asfaltata
molto ripida di circa 500 metri per poi attraverso un sentiero scivoloso
arrivare al paesino di Quarna Sopra .Siamo al 4° Km e qui i 2 percorsi (
15 Km e 30 km ) si dividono.Durante la prima salita, breve stop per
togliere il Kway e i guanti ( cavolata enorme essermi tolto i guanti ,
poi capirete il perché )
Entriamo in un bosco e comincia
una salita molto ripida.Sono al Km 5,5 a circa 1050 metri d’altezza con
un D+ di 810 m. Sono solo , faccio molta fatica a salire camminando (
non correndo ) , sono sconsolato,mi fermo a pensare.Mi mancano ancora 23
km e tanta salita ancora da fare.
Vado avanti?Torno indietro
?Che fare ?Decido di tornare indietro.Dopo circa 200 m. incontro
un gruppo di 4 persone che salendo mi incitano a continuare ; mi sembra
non vadano molte forte e allora mi aggrego.Risalgo.
Dopo 3-400 metri non tengo più il loro passo e li vedo allontanare.
Allora mi rifermo e ripenso al da farsi.Non ho voglia di proseguire, ritorno indietro .
Fatti altri 300- 400 m. a ritroso incontro altre 4 persone che salgono lentamente.
Mi convincono a proseguire con loro.Ci riprovo ma piano piano anche loro si allontanano.
Altra sosta ,però questa volta decido di proseguire , voglio arrivare almeno al 1° ristoro ( +/- 8°Km )
Piano
piano salgo e 7° Km dopo la partenza , dopo 2h raggiungo finalmente la
prima cima : Monte Mazzoccone a quota 1424 m. con D+ 1138m.
Ho le mani gelatissime, quanto mai ho tolto i guanti !
Comunque
,finalmente inizia un tratto di falso piano e leggera discesa per
scendere a quota 1200 m. dove si trova il primo ristoro all’Alpe
Camasca.Mi offrono una zuppa molto calda che mi siedo a mangiare con
piacere, prendo dell’uvetta, del the caldo, mi metto i guanti e poi mi
avvicino ad un addetto alla protezione civile chiedendogli
di riaccompagnarmi alla partenza perché non me la sento di proseguire.
Purtroppo o per fortuna mi risponde che ha già altre 4 persone in attesa e che minimo devo aspettare 1h/ 1h30.
Che
fare? Aspetto ? Riparto ? .……Decido di ripartire verso la prossima
cima, la più alta della gara: Monte Croce, 1614 m. a circa 3,5 km di
distanza dal ristoro e a 11,5 km dalla partenza.
Salita dura,
un po' di vento,pioggia leggerissima che scende però ghiacciata
e rimbalza bianca sui vestiti neri ( quasi poetica ), credo che non
siamo oltre i 2-3 ° C. Dopo 3h22’ arrivo in cima al Monte Croce , siamo
al Km 11,500 , con D+ 1553 m . Mi fermo e scambio due chiacchere con gli
addetti alla protezione civile e alcuni concorrenti della 58 km ( loro
sono attorno al 20 Km), inizia finalmente la parte “ più facile “ perché
le grandi salite sono finite
Purtroppo non le difficoltà,
perchè la nevitata del giorno prima , seppur leggera, rende la ripida
discesa anche molto scivolosa.
Comunque tra pendii ripidi e
scivolosi , falsipiani in mezzo ai boschi , 4h39’e 17,500 Km dopo il
via raggiungo il secondo fornitissimo ristoro. Siamo a 1250 m di quota
con un D+ di 1745 m.
Mi siedo a gustarmi un bel piatto di
pastina calda , ancora uvette ,the caldo ,un po' di coca ( cola ) , mi
rimetto lo zainetto e riparto .Il più è ormai fatto.
Una nuova
discesa in mezzo al bosco mi vede correre ( si avete letto bene ,
correre ) sciolto ,superare diversi atleti per arrivare dopo 5h29’ e
23° km al terzo ristoro , anche lui fornitissimo . Siamo ai Laghetti di
Nonio , 552 metri di quota. Prendo la solita uvetta , il the , dei
biscotti e mentre sto per ripartire un ragazzo anche lui fermo al
ristoro vede la mia maglietta con la scritta Atletica Parabiago
.Coincidenza, anche lui abita a Parabiago, non ricordo il nome ma corre
per il gruppo Tartarughe della Kirghisia.( conoscete il gruppo ? )
Riparto
per il rush finale , supero altri atleti ( in totale ne conto 17 ) ,
l’ultimo a 150 metri dall’arrivo (perfido ) , ai 100 metri con stupore
vedo Pino e Valerio fermi ai bordi ad incitarmi e fotografarmi ( grazie per avermi aspettato così a lungo ,siamo con 2 macchine !! )
e ai 50 finali mio figlio Andrea che con 1 allenamento blando alla
settimana iniziato ad Agosto ha fatto la 15Km.( un grazie anche al suo
amico Oscar per avermi aspettato)
Poi finalmente il traguardo e gli applausi dei presenti.
Indimenticabile !
( L’atleta che ho superato ai 150 m. finali mi ha poi stretto la mano !!!)
Un
grandissimo grazie a tutta l'organizzazione perché è stata perfetta ,
segnaletica chiarissima nonostante il cattivo tempo e che dire dei
ristori : insuperabili.
Adesso , dopo 3 giorni lo posso dire: alla prossima .Prima non ne avevo voglia
Ciao
Gianluigi"
3 commenti:
Wow che impresa. Grande atleta!
In sintesi, un GRANDE per carattere, determinazione, coraggio e caparbietà !Bravo Fipo
Forse non un grande giorno da atleta rispetto alle tue aspettative (ma se guardo solo alla distanza tralasciando tutte le altre difficoltà non sarei così' negativo) ma un'ottima giornata da giornalista. Resoconto dettagliato, ironico e divertente per chi legge. Complimenti per entrambe le imprese!
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