Credo che, a gambe ferme, la maggiore difficoltà della tappa di ieri sia stata il trovarsi insieme a Besnate a causa dei nostri impegni di lavoro (sempre orari pazzeschi noi del Parabiago) e del traffico in strada (vero Davide?).
Comunque alla fine i nostri atleti si ritrovano al banco delle iscrizioni chi per ritirare i pettorali (e la meravigliosa canottiera in regalo che l'ultimo in classifica di società sarà obbligato a indossare all'ultima tappa), chi per iscriversi alla non competitiva perché (lavoro, meno male che c'è) sa già che non potrà partecipare a tutte e sei le tappe. Già perché la difficoltà VERA del giro del Varesotto consiste nel riuscire a partecipare a tutte le tappe.
Ma veniamo alla parte "agonistica" e non della tappa. Percorso nervoso di 5km esatti, ben concepito dall'organizzazione. Come sempre, dopo un discreto riscaldamento, partenza a cannone (perchè altrimenti ti calpestano se il primo km non lo corri sotto i 4'15) e poi tenere duro sui saliscendi del centro cittadino di Besnate fino all'arrivo e al meritato ristoro.
Per la cronaca prestazioni più che oneste dei nostri tre iscritti al giro (in totale 342 al traguardo):
143° Massimo Saitta 20'13
155° Davide Dellavedova 20'31
203° Alain Ferrario 21'39
Hanno partecipato alla non competitiva Massimo Santambrogio, Claudio Nicolini e Valerio Lunghi che hanno approfittato per svolgere un buon allenamento in vista dei prossimi impegni (in particolare Claudio ha la mezza a Jesolo nel fine settimana - in bocca al lupo).
Prossimo appuntamento venerdì 27 c.m. in quella che considero la tappa più bella del giro: Quinzano. Purtroppo la mia condizione atletica è pessima (tre anni fa feci un minuto meno di quest'anno), e conto proprio di rimettermi in sesto approfittando di queste gare serali; e la "corsa degli asnitt" è proprio quella che più ti mette alla prova visti le due salite lunghe presenti.
1 commento:
giusto perché sono uno "strakanovista".
Crepi il lupo ;-)
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