Ciao,
sono già passati 3gg dalla partenza della gara (tra poche ore anche dall'arrivo della stessa... 5h12'57" dopo per l'esattezza) e ancora non capisco come e perchè non mi venga l'ispirazione per mettere giù qualche riga di commento.
Diciamo che un canovaccio nella capoccia l'avrei anche ma il rischio di enfatizzare, ridimensionare, annoiare o banalizzare l'estasi di una bella FESTA è davvero grande e quindi provo a cominciare con una semplice parola: GRAZIE.
GRAZIE agli Amici Valerio, Maurizio, Alain, Francesca e la new-entry Nives (bellissima persona di una simpatia e disponibilità davvero rare nonchè compagno/marito di Francesca) per avermi sopportato durante il concerto notturno (vero Alain?), aspettato, incitato e coccolato all'arrivo. Se sono riuscito a rimanere "tranquillo" nel pre-gara il metito è tutto loro, fossi stato da solo come capitato altre volte, chissà...
GRAZIE a Moglie e Figli che mi permettono queste lunghe divagazioni extra-famigliari...
GRAZIE agli amici/colleghi dello spogliatoio per gli incitamenti pre gara e i complimenti fatti nelpost dell astessa
GRAZIE agli organizzatori della gara che hanno reso un evento sportivo duro, faticoso, massacrante degno delle più belle feste di piazza i cui partecipanti sono state persone semplici, amichevoli, mai sopra le righe, con un sorriso o una parola di conforto sempre sulle labbra.
e GRAZIE a tutti voi che leggete e ancora non vi siete rotti le scatole e magari avete voglia di continuare anche con il seguito...
Perchè tutti questi ringraziamenti?
Di solito si sentono pronunciare dai vincitori di manifestazioni importanti come le Olimpiadi o un Mondiale e infatti io la mia Olimpiade l'ho vinta Domenica scorsa proprio GRAZIE a quanto riepilogato di sopra.
La gara?
Un "semplice" contorno a tutto il resto della Festa...
Gara dura, durissima e non per la lunghezza chilometrica o temporale (ero mentalmente e fisicamente pronto) ma piuttosto per l'inattesa tipologia del percorso: nervosissimo, con repentini, brevi e micidiali cambi di pendenza spaccagambe che per noi di pianura sono l'antitesi della corsa. Hai voglia a fare le salite del Sacro Monte, della Martica, di Cuveglio, del Sasso del Ferro e metteteci quello che vi pare dalle nostre parti, ma non c'azzeccano proprio nulla... siamo abituati a salite e discese si dure e ripide ma sempre corribili e di uno sviluppo quasi mai inferiore a diverse centinaia di metri. Qui bisogna correre di potenza, usare tantissimo i muscoli delle cosce... forse (col senno di poi) si sarebbe dovuto integrare con qualche seduta sui gradoni della tribuna del campo: batterie e batterie di ripetute su e giù, su e giù, su e giù....
Comunque, parto tranquillo e sereno consapole che sarà lunga, moooolto lunga ma il mio obiettivo sono le 4h30' e imposto l'andatura per quel tempo.
Purtroppo dopo la prima ripidissima discesa smarrisco tutta la mia tranquillità e divento consapevole che il percorso mal si adatta a quanto avevo "programmato"...
... e infatti già al 20mo km sono preda dei crampi dovuti all'esaurimento muscolare, temevo il flessore sinistro che i giorni precedenti mi aveva dato qualche "solletico" e invece è stata (e lo è tuttora) l'unica parte del corpo che non mi ha dato fastidio alcuno, vai a capirla...
Allo scoccare delle 3h e 40' sono ancora in tabella... mancano una decina di chilometri ma ormai sono da un pezzo consapevole di non eseere più padrone del mio corpo. Mi conforta il fatto che la testa tiene più di quanto mi aspettassi, cerco di divagare e allora mi vengono alla mente tanti e diversi pensieri tutti in ordine sparso riguardanti moglie, figli, genitori, amici, Santi in Paradiso e tutti mi sono di aiuto per arrivare al traguardo di Sondrio sulle mie gambe.
Ad ogni incrocio presidiato chiedo quanto manca, sono sempre troppi, caxxo!!! E ogni volta sembra ne manchino sempre di più... sto facendo la corsa del gambero... a 2 km dall'arrivo (credo) una signora che passeggia con i suoi famigliari leggendo sulla maglia Parabiago dice:" Parabiago!!!!" forse le ricordano l'ultimo paio di scarpe acquistato...
...a 700 metri dall'arrivo un vigile mi dice quanto manca (700mt, appunto) ma avvisa che ci sarà una breve scalinatella di pochi gradini che "ostacolerà" la mia andatura e quindi mi consiglia di fare attenzione... lo ringrazio e ridendo di nascosto mi dico:"..l'andatura??? ma se sto strisciando...".
Anche così riesco ad essere superato da altri atleti che in quei pochi metri mi daranno qualche decina di secondi ma all'ultimo di questi non lo concedo, si risvglia lo spirito competitivo e grattando dal fondo del barile trovo la forza di riprenderlo e tenerlo dietro... che soddisfazione...sigh!!!
Sul rettilineo di arrivo ci sono gli Amici ad aspettarmi, finalmente, ma quanto è lungo sto cacchio di rettilineo... batto loro il cinque, bello, bello.
Arrivo, mi mettono al collo la bellissima medaglia celebrativa, ho ancora adrenalina in corpo (buon segno mi dico), mi dirigo al ritiro della sacca con gli indumenti, ritiro anche il pacco gara e quando esco dai locali finalmente riesco a rilassarmi abbracciando Valerio che nel frattempo mi ha rintracciato... e dopo di lui tutti gli altri.
Sono sereno, stanco ma sereno e contento.
Infine, mi rimane impresso per tutti questi giorni il volto di un atleta della distanza breve (e quindi già rimesso a lucido dalla doccia e dal pranzo di Natale offertoci dall'organizzazione): non è più un giovanotto, il volto fiero e sereno ma ha gli occhi stanchi di chi ha passato chissà quali disavventure. Scambiamo 2 chiacchiere e lo ringrazio per il conforto che mi ha dato.
Ieri guardo le foto della gara e lo riconosco è andato fortissimo (tra i primi 10 della gara corta) e, dal numero di pettorale, risalgo al nome, per curiosità lo cerco in google per sapere del suo cv agonistico... non mi interessa più ma sono contento di averci parlato insieme.
Ciao e GRAZIE per la pazienza.
Roberto.
4 commenti:
E' raccomandabile non scrivere racconti troppo lunghi, per evitare di far perdere interesse o concentrazione al lettore.
Non è questo il caso!
Grazie a te per aver condiviso le sensazioni di questa "prova".
Avviso a tutti i Valtellina Wine Trail, non basta il blog, vogliamo un racconto dal vivo a cena il 2 dicembre!!!
niente grazie a noi roberto.anzi grazie a te per averci fatto percorrere il percorso della gara tramite il tuo racconto.belle le foto nell"attraversamento dei vigneti e dei ruderi.ho visto anche foto di gare dei bambini con pettorale forza juve ciao
Dopo una gara del genere se sulla carta d'identità' ci scrivi, professione: Atleta non sbagli di tanto...bravo (bravi tutti). Max
E' sempre un piacere condividere queste straordinarie esperienze sportive ma è soprattutto lo stare insieme in amicizia che gratifica tutti gli sforzi e sacrifici.
Sempre grande e un esempio di caparbieta'.
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